E’ uno dei borghi più piccoli della Provincia di Pesaro Urbino, allungato su uno sperone di montagna a 500 metri sul livello del mare in una posizione che nei secoli passati fu strategica per la conservazione dei domini dei Montefeltro. Siamo ai confini della regione dove a pochi chilometri troviamo la Toscana e l’Emilia Romagna rendendo Frontino tatticamente di considerevole importanza.
Si narra di una battaglia detta “dei coppi” poiché, per difendere il borgo dall’assalto degli acerrimi nemici Malatesta, gli abitanti salirono sui tetti delle case lanciando le tegole dette “coppi”.
Una curiosità: il lieto fine esentò gli abitanti dal pagamento delle tasse per un bel periodo. Oggi probabilmente la battaglia non avrebbe il lieto esito che ebbe nel 1400, considerato che è il Comune meno abitato della Provincia non arrivando alle 300 anime, ma ciò non toglie che oltre ai gloriosi trascorsi, anche oggi goda di alcuni riconoscimenti importanti: tra i Borghi più belli d’Italia, vanta anche la Bandiera Arancione del Touring Club.
SAN LORENZO IN CAMPO – COLLI AL METAURO – BORGO MASSANO – APECCHIO – FRONTINO
Pochi e fortunati potremmo dire, il Monte Carpegna di fronte e i Sassi Simone e Simoncello regalano un panorama ineguagliabile con un Parco Faunistico visitabile durante la bella stagione. Piccolo, curatissimo ed elegante, Frontino accoglie i passanti come in un salotto buono dove tutto è ordinato e dove i colori delle foglie di vite americana che avvolgono la trecentesca Torre di Avvistamento segnano l’avvicendarsi delle stagioni. Super fotografata e divulgata, è senz’altro uno dei simboli di riconoscimento più iconici. Strade e case sono state costruite perlopiù con i sassi del torrente Mutino dove il trecentesco Mulino di Ponte Vecchio assicurava la farina e il pane per il Castello, così importante da essere munito di una torre di guardia che oggi ospita il Museo del Pane. Sassi che sono stati utilizzati anche per le Mura Castellane e più recentemente per le Fontane che l’artista torinese precursore della pop art Franco Assetto (1911-1993) lasciò al Comune di Frontino che gli ha dedicato un Museo contenente le sue opere più suggestive. A pochi chilometri di distanza, vale la pena visitare il Convento di Montefiorentino, uno dei più antichi delle Marche la cui fondazione pare risalga a san Francesco intorno al 1213. Al suo interno nella Cappella dei Conti Oliva costruita nel 1484 trova posto una straordinaria Pala di Giovanni Santi, padre di Raffaello. Diversi edifici storici sono stati trasformati in strutture ricettive, come il Monastero di San Girolamo, pronte per accogliere i numerosi turisti attratti oltre che dal paesaggio anche dalla notorietà del Premio Nazionale della Cultura Frontino-Montefeltro fortemente voluto nel 1981 dall’allora rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo. Nobile e riservato proprio come il Borgo, troviamo uno dei prodotti gastronomici più rappresentativi: il tartufo nero estivo esaltato nel mese di agosto con il Trionfo del Tartufo Nero, festa locale che si annovera dal 1996. Le transumanze dalle regioni confinanti possono aver contagiato ovviamente le tradizioni gastronomiche ed è così che dalla vicina Romagna Frontino ha adottato uno dei suoi piatti tipici: il Bustreng, un dolce a base di uova, latte, pane, riso, frutta secca e spezie arricchito a seconda dei territori che lo propongono con differenti ingredienti sia dolci che salati. Altri imperdibili appuntamenti: il Festival degli Spaventapasseri in agosto, e la Sagra del Fagiolo in settembre.

